Sapientia
Il testo è un “classico” della spiritualità medievale, scritto fra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII, quasi certamente in un monastero benedettino e attribuito erroneamente a Bernardo di Chiaravalle.
L’opera si propone di guidare l’uomo nella ricerca delle “cose necessarie”, aiutandolo a discernere ciò che rende una vita saggia, rivolta alla ricerca di Dio, e rigettando tutto ciò che ostacola il cammino dell’uomo verso il suo vero fine. Nonostante il linguaggio e le immagini, talvolta lontane dalla nostra sensibilità, il testo ha nutrito per sette secoli generazioni di cristiani: sacerdoti, monaci e laici.
Milvia Fioroni, docente di lettere, ha svolto studi nell’ambito della spiritualità cristiana e ha curato l’edizione del De arra anime, di Ugo di San Vittore (2000), dell’inno Dulcis Iesu memoria (2004), dello Speculum novitii di Stefano di Salley (2010), del De amoris sapore (2011) e, in collaborazione, delle Fonti cisterciensi (2004) e dei Sermoni sul Cantico dei cantici di Bernardo di Chiaravalle (2008).
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